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Il Latte Fermentato

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  • Data 7 Febbraio 2020
Latte Fermentato

La preparazione di latte fermentato era già in uso 6000/7000 anni fa al tempo dei Sumeri e sicuramente 2500 anni prima di Cristo presso i Persiani, gli Egizi e gli Indi, le cui conoscenze vennero trasmesse più avanti ai Greci e ai Romani. Tuttavia, solo verso la fine dell’Ottocento, grazie alle ricerche del microbiologo russo Metchnikoff, si scoprì l’azione benefica di questo prodotto sull’organismo, in particolare nei confronti della microflora intestinale, e si è potuto assistere ad un rapido incremento del suo consumo. (1)

Se si pensa al latte fermentato,  viene in mente  senza dubbio lo yogurt, che in Italia è quello più diffuso. Esso fu scoperto per caso, quando gli uomini conservavano a lungo il latte a temperatura ambiente dentro otri ricavate dagli stomaci degli animali, i cui microrganismi presenti sulle pareti davano il via ad un processo di fermentazione naturale, trasformandolo in un prodotto dalla consistenza cremosa e dal gusto leggermente acidulo.
La coagulazione acida del latte avviene per mezzo di due microrganismi specifici, ovvero il Lactobacillus delbrueckii subsp. bulgaricus e lo Streptococcus thermophilus. (1)

Infanzia e latte fermentato

La nutrizione nei primi anni di vita rappresenta un aspetto di primaria importanza nel favorire lo sviluppo del sistema immunitario e nel potenziarne l’attività. Le matrici fermentate con microrganismi accuratamente selezionati costituiscono una promettente ed innovativa frontiera nel campo dell’alimentazione pediatrica.

Sulla qualità dell’alimentazione dei bambini si gioca il futuro della loro salute. È quindi cruciale valorizzare quanto più possibile la ricerca scientifica in ambito nutrizionale. Uno degli ambiti di studio più interessanti riguarda il microbioma, quella popolazione di batteri che ricopre le nostre mucose, in particolare quelle intestinali, e che incide non solo sull’assorbimento dei nutrienti ma anche sul funzionamento del sistema immunitario. E la strategia di ricerca più efficace è sicuramente quella che passa attraverso collaborazioni multidisciplinari. A questo proposito, gli studi sulle matrici fermentate, che si sono dimostrate capaci di influenzare la risposta del sistema immunitario migliorando le difese del bambino, rappresentano un esempio virtuoso. Occorre proseguire su questa strada, perché, così come per la medicina, anche per la nutrizione è necessario un approccio che sia sempre più a misura di bambino (2)

Postbiotico : definizioni e vantaggi

Negli ultimi 10 anni nel panorama internazionale  dei latti fermentati per l’infanzia, numerosi studi hanno conferito un posto di rilievo a quelli che contengono postbiotici

Quando arrivano all’intestino,  i probiotici fermentano dando origine a vitamine, zuccheri, proteine e acidi grassi, ma sappiamo che il prodotto di questa fermentazione varia molto da persona a persona. Non solo. Alcuni probiotici non riescono a passare la barriera gastrica, vanificando l’azione per cui vengono assunti. I postbiotici non sono altro che il prodotto della loro fermentazione già pronto per l’uso. Infatti con i postbiotici gli scienziati fanno in vitro quello che i probiotici normalmente fanno nel nostro intestino. In questo modo selezionano i microrganismi e i terreni di coltura (come latte o cereali) più adatti a ottenere effetti generalizzati, cioè validi per il più ampio spettro di persone. La loro assunzione diretta è quindi un grosso upgrade per la nostra salute, dall’efficacia sicura e immediata (3)

Gli studi piu recenti fanno riferimento alla piattaforma di ricerca  sviluppata in Italia da  Heinz che nel 2016 ha proposto in commercio  una gamma di Latti Formulati con Postbiotici

Si tratta di latte formulato con un nuovo ingrediente, ottenuto fermentando il latte vaccino con il ceppo Lactobacillus paracasei CBA L74, un ceppo ben caratterizzato sia dal punto di vista della sicurezza (la sequenza genomica del ceppo è stata completamente identificata) sia sotto il profilo dell’attività.

Il valore aggiunto dell’ingrediente funzionale, contenuto in queste formulazioni è derivato dall’attività metabolica del Lactobacillus paracasei CBA L74, è quello di svolgere un’attività di modulazione della risposta immunitaria innata e acquisita.

La particolarità del nuovo ingrediente consiste nel fatto che al termine del processo di fermentazione il batterio è inattivato grazie a un procedimento di pastorizzazione.

Il prodotto finale, quindi, non contiene il batterio vivo e ciò comporta due vantaggi:

  1. Evita il rischio di traslocazione batterica nell’organismo
  2. Rende l’ingrediente stabile al trattamento termico.

Questo nuovo ingrediente funzionale è stato sottoposto  a molti test di laboratorio ed è stato osservato che il prodotto è stabile alla temperatura e ad altri fattori chimico-fisici. Questo lo differenzia e lo rende quindi facilmente utilizzabile anche all’interno di diverse tipologie di alimenti.

L’ingrediente, secondo la ricerca condotta, esplica un’attività postbiotica  che presenta molteplici differenze e specificità rispetto a quella svolta da probiotici (microrganismi vivi) e prebiotici (sostanze indigeribili usate dai batteri intestinali per la loro crescita), entrambi già ampiamente diffusi nella pratica clinica pediatrica. (4)

Si definisce infatti postbiotico ogni fattore (metabolita) prodotto da un probiotico che sia in grado di conferire effetti benefici all’ospite.

Tale attività è riportata dai dati pubblicati che evidenziano come i prodotti metabolici derivati dalla fermentazione del latte da parte di Lactobacillus paracasei CBA L74 sono in grado di modulare la risposta immunitaria, grazie alla capacità di regolare la produzione di due citochine chiave per il sistema immunitario: attraverso studi in vitro, si è riscontrato che questi prodotti metabolici sono in grado di ridurre la produzione di IL-12, dotata di proprietà pro infiammatorie, e al contrario di preservare i livelli di IL-10, che invece ha un effetto antinfiammatorio (4) (5) (6)

Queste caratteristiche, tra l’altro, vengono trasferite dalla mamma al figlio, ragion per cui possiamo concludere che dovremo anche cominciare ad alimentare meglio le gestanti

La Storia Pre-Clinica, Clinica e l’Efficacia

Bisogna valutare sempre  con particolare attenzione i documenti ed i materiali che vengono proposti nel circuito scientifico tenendo conto che è fondamentale domandarsi e trovare risposte sui seguenti punti :

  • La selezione del Ceppo ?

( esempio:  isolamento del ceppo da microbiota del bambino sano) 

  • Identificazione del Ceppo batterico e della caratterizzazione Genetica ? 

 (esempio : Lactobacillus paracasei CBA L74 Ceppo Batterico 100% caratterizzato )

[batterio depositato nella Belgian Coordinated Collection of Micro-organisms (BCCM) e incluso nell’elenco Presunzione Qualificata di Sicurezza (QPS, 2013)]

  • Processo di fermentazione Specifico e Controllato ? 

(esempio Fermentazione con Lactobacillus paracasei CBA L74: specifico e controllato. -Brevetto su Composizione e Metodo 2012)

Gli studi in vitro

In vitro, l’effetto antinfiammatorio del latte fermentato con Lactobacillus paracasei CBA L74 è stato apprezzato ricorrendo a un test in cui cellule dendritiche umane sono state incubate in presenza di Salmonella typhimurium, un agente infettivo in grado di indurre una forte risposta infiammatoria, documentata dall’incremento di una citochina, l’IL-12p70. Quando l’incubazione avviene in presenza di latte fermentato con Lactobacillus paracasei CBA L74, si riscontra un significativo aumento dell’indice antinfiammatorio, rappresentato dal rapporto fra IL-10 (antinfiammatoria) e IL-12p70. Questo effetto antiinfiammatorio è strato confermato ex vivo su un tessuto espiantato da intestino.(4)

Gli studi in vivo

Una riprova dell’attività antinfiammatoria arriva anche da uno studio in vivo su un modello murino di colite. Gli animali sono stati anzitutto suddivisi in due gruppi: il primo è stato trattato per 14 giorni con latte fermentato con Lactobacillus paracasei CBA L74, l’altro con latte non fermentato. Negli animali è stata quindi indotta una colite con l’agente tossico destrano sodio solfato (DSS) che ha determinato una reazione infiammatoria a livello intestinale portando ad una graduale perdita di peso. È stata registrata una sopravvivenza del 10% negli animali che avevano ricevuto il latte non fermentato e del 70% in quelli pretrattati con il latte fermentato. (4)

Gli Studi clinici

Le osservazioni sperimentali hanno poi trovato conferma in due studi clinici condotti in bambini che frequentavano l’asilo nido. Queste ricerche hanno dimostrato come la somministrazione di latte fermentato con Lactobacillus paracasei CBA L74 sia in grado di ridurre le infezioni delle prime vie aeree e gastrointestinali in bambini in comunità, effetto riconducibile alla sua capacità di potenziare la risposta immunitaria innata e acquisita. Rispetto al gruppo placebo, con il nuovo ingrediente si è registrata infatti una riduzione del 35% della percentuale di bambini con almeno un episodio infettivo e una riduzione del 64% del numero medio di infezioni per bambino. L’outcome più rilevante dello studio è stato la riduzione del 32% degli episodi di infezioni dell’alto tratto respiratorio (URTI) e una riduzione del 58% degli episodi di gastroenterite acuta (AGE). In particolare, le prime hanno colpito il 48,2% dei bambini alimentati con latte fermentato rispetto al 70,5% dei bambini appartenenti al gruppo placebo; analogamente, solo il 13,1% dei bambini che ricevevano il latte fermentato ha avuto un’infezione gastrointestinale, contro il 31,1% del gruppo placebo. (5)(6)(7)

I positivi effetti clinici in termini di riduzione del numero di infezioni sono riconducibili all’azione che il latte formulato fermentato con Lactobacillus paracasei CBA L74 ha sull’immunità innata e acquisita. Si tratta di un effetto misurato mediante il rilevamento di alcuni parametri immunologici: rispetto al gruppo placebo, i bambini che avevano ricevuto per un periodo di 90 giorni la supplementazione con latte fermentato con Lactobacillus paracasei CBA L74 hanno mostrato un incremento significativo dei livelli di IgA, α-defensina, ß-defensina e LL-37.
I benefici per il bambino si riflettono indirettamente anche sul lavoro del pediatra, con una riduzione del numero di visite del 60% circa rispetto al placebo. Inoltre si è verificata anche una riduzione della prescrizione di farmaci; in particolare, la percentuale di bambini costretti a ricorrere agli antibiotici è stata del 14% nel gruppo trattato con latte fermentato e del 55% nel gruppo placebo. Infine si è osservata anche la riduzione del consumo di antipiretici (17% vs 40%) e corticosteroidi (10% vs 20%). (5)(6)(7)

Uno studio(7) monocentrico randomizzato controllato in doppio cieco condotto su neonati sani 0-3 mesi nati a termine, in due gruppi, da parto naturale e da parto cesareo, ha evidenziato che: L’utilizzo di matrici fermentate nel latte di formula, quando il latte materno non è disponibile, tende ad aumentare la risposta immune (8)

Conclusioni

Questi prodotti, non si limitano al trattamento dei bambini in età scolare e al neonato sano, ma spaziano fino alla prevenzione delle patologie caratteristiche dei soggetti atopici e delle malattie cui possono andare incontro i nati pre-termine.

È oggi lecito pensare che possibili utilizzi di matrici fermentate da Lactobacillus paracasei CBA L74 possano spaziare dalla prevenzione di gravi patologie acquisite del neonato, soprattutto ma non soltanto pre-termine, fino alle malattie allergiche come allergie alimentari ed eczema atopico.

Insomma, uno sguardo sul futuro a vasto raggio, con la consapevolezza  che la piattaforma di ricerca ed i  nuovi studi clinici consentano presto di confermare l’efficacia  a 360° di un intervento così promettente e naturale. (9)

Bibliografia

  • Libro bianco sul latte e i prodotti lattiero caseari (1)
  • Quotidiano Sanità  14 aprile 2016 (2)
  • StarBene 2017 (3)
  • (2014): Lactobacillus paracasei CBA L74 Metabolic Products and Fermented Milk for Infant Formula Have Anti-Inflammatory Activity on Dendritic Cells In Vitro and Protective Effects against Colitis and an Enteric Pathogen In Vivo. (PLoS One, 2014) (4)
  • (2015): Studio prospettico, monocentrico, in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo.Cow’s milk and rice fermented with Lactobacillus Paracasei CBA L74 prevent infectious diseases in children: A randomized controlled trial. Clinical Nutrition, 2015. (5)
  • (2017): Studio prospettico, multi-centrico, in doppio cieco randomizzato, controllato con placebo. Preventive Effect of Cow’s Milk Fermented with Lactobacillus Paracasei CBA L74 on Common Infectious Diseases in Children: A Multicenter Randomized Controlled Trial. Nutrients, 2017 (6)
  • (2016) Riconoscimento dalla Società Europea di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica (ESPHGAN) e dall’Accademia europea di Allergia e Immunologia Clinica (EAACI) (7)
  • (2018) Attività clinica su neonato 0-3 mesi. Professor Fabio Mosca, “Pillole di Milano Pediatria” – Società Italiana di Nutrizione Pediatrica, Milano, 5 Giugno 2018. “I Latti fermentati e i Postbiotici”, (“Modificazione dell’immunità nel neonato a termine in relazione al tipo di allattamento e modalità di parto”).(8)
  • (2017) AboutPharma. Febbraio 2017 ‘’Nutrizione Infantile: i Postbiotici rinforzano il sistema immunitario (9)

 

Dott. Luigi Cimmino
Dott. Luigi Cimmino

Il Dott. Luigi Cimmino Caserta detiene la carica di Medical Detailing Manager, Network Scientific Coordinator, Public & Government Affairs presso Kraft Heinz.

E’ vicepresidente dell’Istituto Scotti Bassani, nonché responsabile dei rapporti istituzionali e dei progetti scientifici.

 

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