Carboidrati: inseparabili amici
a cura di Gabriella Simonini e Ilaria Palazzolo di ProgettoQB
I carboidrati complessi sono alla base della piramide alimentare e nei bambini devono assicurare il 45-60% del fabbisogno calorico giornaliero.
Vanno consumati ogni giorno e ad ogni pasto, naturalmente in quantità diverse, prediligendo quelli complessi contenuti principalmente in pane, patate, pasta, riso e altri cereali, meglio ancora se in buona parte integrali.
Si avete letto bene: ogni giorno e ad ogni pasto!
I bambini sono organismi in rapida crescita e necessitano dosi elevate di energia che ottengono soprattutto dai carboidrati, ecco perché non devono assolutamente mancare nella loro dieta.
Il corpo umano è in grado di immagazzinare carboidrati, sia nel fegato che nei muscoli, sotto forma di glicogeno come riserva energetica e questa ‘scorta’ serve anche per sopportare un digiuno più o meno lungo.
Certo il nostro organismo è una macchina quasi perfetta e sa ottenere glucosio, la fonte di energia preferita dal nostro organismo, anche dai grassi, secondo un meccanismo d’emergenza, che porta però anche alla formazione di composti tossici causa di quello che tutti noi conosciamo come acetone.
Prendiamo per esempio la notte, tutti i bambini, chi prima e chi dopo, smettono di mangiare di notte e se pensiamo a quante ore dorme un bambino possiamo considerare questo periodo come un lungo digiuno; ecco spiegato perché nella cena di un bambino non dovrebbe mai mancare la giusta dose di carboidrati come spesso invece gli adulti sono soliti fare.
È altrettanto importante però non introdurre carboidrati in eccesso per evitare un aumento di peso, perché quando la riserva di glicogeno di cui abbiamo parlato prima è satura, i carboidrati in più vengono trasformati in grassi.
Bisogna soprattutto evitare o almeno limitare il consumo di zuccheri semplici. Il nostro organismo non ha un bisogno specifico di questi zuccheri, perché tutti i carboidrati introdotti con la dieta vengono trasformati in glucosio per garantire energia a tutte quelle cellule che lo utilizzano, come le cellule nervose e i globuli rossi.
Sembra un rapporto un po’ complicato quello con i carboidrati ma seguendo questi semplici consigli l’amicizia potrà durare in eterno.
Alla prossima da ProgettoQB